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Investire in immobili: gli scenari futuri della locazione in Italia

Chi vuole investire in immobili è chiamato a considerare che nel trend evolutivo a cui assistiamo, il primo settore che ha iniziato a strutturarsi per rispondere alle esigenze del mercato è stato quello turistico.

Da quando è cambiata la normativa, alcuni anni fa, sono cominciati a nascere i B&B, dato che potevano affittare a brevissimo termine le case, gestendo anche le prenotazioni, come facciamo oggi anche noi.

Si tratta di una tendenza importata dall’estero, che oggi è diventata una realtà assodata e strutturata, in concorrenza diretta e spesse volte vincente con gli hotel.

Anche il settore Student Housing, con il passare degli anni, si è sempre più strutturato: dalle catapecchie orribili e in periferia di quindici anni fa, si è passati ad affittare agli studenti appartamenti dignitosi, molto spesso anche in pieno centro o vicini alle sedi universitarie.

A queste soluzioni, si aggiungono società come la nostra, che acquistano o prendono in affitto immobili, li ristrutturano e li subaffittano agli studenti come case in coliving, munite di più stanze singole con bagno e zona giorno in comune: edifici a norma, gradevoli e nelle zone più adatte alle richieste di mercato.

Per gli altri settori, invece, in Italia non esiste ancora una realtà strutturata per la locazione.

Il Family Rent, quindi l’affitto alle famiglie, continua a seguire le regole tra privati: malgrado una minima evoluzione, non si è ancora organizzato come nel resto d’Europa.

Ancora peggio per ciò che riguarda i lavoratori che, come visto in questo articolo, oggi tendono a muoversi di zona in zona, nel mercato reso fluido dalle nuove esigenze professionali.

Se si eccettuano le trasferte saltuarie – sostenute di solito dalle aziende, ma che rientrano nelle locazioni brevi – per gli altri lavoratori non esiste un mercato strutturato, esattamente come per le famiglie.

Se qualcuno, per ragioni occupazionali, deve trasferirsi e ha bisogno di affittare un appartamento per un anno, si rientra nel classico giro gestito dalle agenzie immobiliari, senza quindi un programma e un orizzonte prospettico a cui fare riferimento.

Non esistono società che strutturano il mercato di locazione per lavoratori, tanto è vero che noi stiamo valutando l’idea di crearne uno ad hoc, magari riferito ai dirigenti, quindi per un target alto e a basso rischio.

Tirando le somme, l’evoluzione del mercato immobiliare relativo agli affitti oggi è sicuramente positiva anche in Italia: il trend continua ad aumentare di anno in anno, la domanda crescerà ancora e al momento l’offerta resta decisamente bassa.

È il periodo migliore per entrare in questo mercato, per acquistare immobili, anche perché vi sono settori ancora non strutturati e prospettive future che hanno appena iniziato a delinearsi, ma promettono sviluppi molto interessanti.

Proviamo ad analizzare quelle principali.

 

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Investire in immobili: alcuni scenari futuri della locazione in Italia

Le due prospettive che ti illustreremo in questo articolo, nate da poco e con un’ottima capacità di crescita, si rivolgono maggiormente a chi vuole investire in immobili, in particolare a persone che intendono investire nel mercato degli affitti, cioè acquistare immobili per ricavarne una rendita consolidata grazie alle locazioni.

Questo perché entrambe necessitano di ristrutturazioni adeguate degli edifici e di una gestione professionale che, il più delle volte, si possono svolgere al meglio solo con la collaborazione di un Property Manager.

Tuttavia, questo può risultare interessante anche per te conoscere questi nuovi trend, sia per farti capire le numerose e diversificate possibilità che esistono negli affitti degli immobili, sia perché il tuo patrimonio immobiliare può comunque avvicinarsi anche a queste tendenze di settore.

 

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All Inclusive

Sta crescendo in maniera esponenziale, anche in Italia, un fenomeno che investe a largo raggio tutte le dinamiche della nostra vita quotidiana e che possiamo chiamare trend della comodità.

Le persone, oggi, non mettono più il lavoro come obiettivo primario, ma il benessere personale, la qualità della vita: terminate le ore dedicate necessariamente all’occupazione, vogliamo avere più tempo libero a disposizione, così da dedicarci ai nostri hobby, alle nostre passioni e divertimenti.

Un esempio classico è quello che riguarda l’automobile.

Fino a trent’anni fa l’unica possibilità che avevi era quella di acquistare l’autovettura (= casa di proprietà), si è poi passati al leasing (= affitto) per arrivare oggi al noleggio.

Non si vuole più sprecare tempo libero dietro all’assicurazione, ai tagliandi, alle manutenzioni e al cambio gomme: vogliamo un pacchetto completo, sappiamo che spenderemo una cifra fissa ogni mese, ma non avremo più alcun pensiero, di tutto si occuperà la società di noleggio e gestione.

È il classico All Inclusive, nato nel settore turistico e che oggi prende sempre più piede in tutti i campi della nostra vita: mi voglio godere ciò che ho senza alcun problema, né pensieri ulteriori.

Anche nel mondo degli affitti immobiliari è nata questa tendenza.

Le persone preferiscono pagare, oltre al canone di locazione, una spesa fissa in più per non dover perdere tempo a star dietro ad acqua/luce/gas, alla pulizia dei locali, a tutti i servizi di manutenzione (chiamare l’elettricista, chiamare l’idraulico, chiamare il tapparellista).

Prende il pacchetto completo e con una spesa aggiuntiva guadagna in tempo libero e serenità.

Naturalmente, un affitto All Inclusive necessità di una strutturazione gestionale che tu, da solo, probabilmente non puoi riuscire a garantire.

Hai bisogno di collaborare con società come la nostra che, offrendo un supporto a 360 ° nel mercato delle locazioni, sia in grado di fornire tutta una serie di servizi accessori.

Vedremo in molti altri articoli perché questa possibilità può aiutarti comunque a incrementare la rendita del tuo patrimonio immobiliare, per il momento ti invitiamo a riflettere sul fatto che esiste anche la locazione All Inclusive: come vedi, il mondo degli affitti è molto più vasto e ampio di quello che il senso comune percepisce.

 

senior housing

 

Senior Housing

Uno dei mercati di nicchia, che sta lentamente sviluppandosi nel mercato immobiliare italiano, è quello del Senior Housing, cioè gli alloggi protetti offerti in locazione alle persone anziane.

È un settore proiettato al futuro, ma già nel presente ricco di opportunità per chi, come te, vuole investire in immobili e trovare delle buone rendite per il proprio patrimonio immobiliare, coniugandole con un servizio sociale alternativo alle Residenze Sanitarie Assistenziali, cioè alle case di riposo.

Il perché è facile da comprendere: l’attuale invecchiamento della popolazione mondiale è sotto ai nostri occhi ogni giorno.

Secondo quanto riportato da Nomisma, società che realizza ricerche di mercato e consulenze, la percentuale degli over 65 in Europa, sul totale della popolazione, passerà dal 19,7% del 2018 al 29,1% nel 2060, mentre in Italia la quota di over 65 nel 2060 sarà del 34,3% (era il 22,6% nel 2018). 

È quindi indispensabile, a livello sociale, riuscire a dare una risposta a questo enorme fenomeno dell’invecchiamento attivo, facendo in modo che l’anziano rimanga il più a lungo possibile responsabile della propria vita, inserito in una rete di relazioni e attività che gli consentano di sentirsi ancora protagonista della sua quotidianità.

È in questa dinamica che si inserisce il Senior Housing: una risposta alle esigenze abitative dei nuovi over 65 che si rivolge ad anziani autosufficienti, prevedendo un sistema di alloggi indipendenti organizzati intorno a una serie di servizi comuni.

Immagina immobili, dotati di funzioni private e collettive, che possano coniugare le esigenze di indipendenza della persona con quelle di socialità e prima assistenza.

Anche perché l’ingresso in una RSA, di un anziano autosufficiente o parzialmente autosufficiente, è davvero un passo importante, spesso doloroso, ma a volte si rende necessario perché l’abitazione in cui vive è priva magari di ascensore o presenta numerose barriere architettoniche: il Senior Housing può risolvere queste problematiche nel miglior modo possibile. 

In Europa la realtà di questo settore è già avanzata, con società che rispondono in modo strutturato e professionale alle richieste del mercato, mentre in Italia siamo ancora molto indietro nello sviluppo e nell’offerta di soluzioni abitative che siano in linea con le esigenze della popolazione anziana.

Per ora, forme di Senior Housing si trovano all’interno di alcune RSA o, in altri sporadici casi, gestite da Onlus che ne garantiscono l’affidabilità.

Anche perché queste soluzioni richiedono una capacità strutturale che sappia farsi carico non solo delle operazioni immobiliari, ma anche della relativa gestione sociale.

Con AffittoPro, per esempio, stiamo iniziando a sviluppare un primo progetto di dodici appartamenti Senior Housing in una zona residenziale vicina a università degli anziani, centro medico e numerosi negozi, in modo tale da unire il più possibile assistenza, hospitality e servizi.

Oltre alla possibilità di affittare appartamenti indipendenti, in questo settore esiste anche la soluzione di strutture Senior Cohousing, in cui le persone condividono un immobile: la mancanza di socializzazione è una delle cause che va a influire sulla degenerazione cognitiva della persona, quindi vivere insieme ad altri, collaborare, rendersi attivi per sé e per i conviventi, sicuramente rallenta l’invecchiamento fisico e mentale.

Naturalmente, altre persone over 65 preferiscono invece la propria indipendenza, un appartamentino magari piccolo, da personalizzare completamente, in una zona comoda e ben servita.

In questo caso, l’ideale è avere a disposizione un edificio da adibire interamente al Senior Housing, come una palazzina di 5-6 unità, ristrutturata per consentire tutti gli accorgimenti necessari, offrendo oltre all’affitto un canone accessorio per i servizi indispensabili alla fascia d’età considerata.

Come hai letto qualche riga sopra, il Senior Housing è una tipologia interessantissima di locazione, proprio perché va ad anticipare uno scenario che per l’Italia è ancora futuro, ma più adatta all’investitore vero e proprio, visti gli inevitabili costi iniziali, la ricerca di zone residenziali adatte e l’indispensabile gestione strutturata, che necessita di una collaborazione attiva con una società di Property Management.

Questa è la panoramica degli scenari futuri della locazione Italia, e se vuoi scoprire come investire in immobili clicca qui e scarica la risorsa gratuita che ti aiuta a farlo fin da subito.

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